UK continua la lotta alle abitudini alimentari scorrette implementate due nuove misure

La pandemia di COVID-19 ha evidenziato l’impatto che l’obesità può avere sulla salute delle persone e sugli esiti sanitari. L’Inghilterra è, dunque, in corsa verso un piano d’azione che possa combattere le abitudini alimentari scorrete e che, soprattutto nei più giovani, disincentivi il consumo di prodotti ricchi di grassi, sale e zucchero. L’Office for Health Promotion (Ufficio per la promozione della salute) – che verrà lanciato completamente entro la fine del 2021 – guiderà gli sforzi nazionali per migliorare e livellare la salute della nazione continuando la lotta contro l’obesità, migliorando la salute mentale e promuovendo l’attività fisica.

Il Governo ha stabilito che le calorie saranno etichettate sui menu e sulle etichette degli alimenti nelle attività alimentari fuori casa dall’aprile 2022. Le grandi aziende con 250 o più dipendenti in Inghilterra, inclusi caffè, ristoranti e take-away, dovranno permettere di visualizzare le informazioni sulle calorie degli alimenti non preconfezionati e delle bevande analcoliche preparate per i clienti. Le informazioni potranno essere presente anche sul menu online, piattaforme di consegna degli alimenti ed etichette degli alimenti. In tale contesto è stato però ammesso che il cliente potrà su propria esplicita richiesta utilizzare anche fornire un menu senza informazioni caloriche.

In aggiunta, un ulteriore consultazione pubblica ha dato impulso anche in materia pubblicitaria ad alcune restrizioni, specificamente strutturate per i bambini, riguardanti la pubblicità di alimenti ricchi di grassi, sale e zucchero (“HFSS”). Alla fine del prossimo anno entreranno in vigore i regolamenti che introdurranno un orario fisso 21:00 alle 05:30 per la messa in onda delle pubblicità dei prodotti richiamati. Le restrizioni si applicheranno a tutte le aziende con 250 o più dipendenti che producono e/o vendono prodotti HFSS, il che significa che le piccole e medie imprese potranno continuare a fare pubblicità. Il governo riconosce che queste aziende potrebbero essere tra le più colpite dalla pandemia e si affidano ai media online come unico modo per comunicare con i propri clienti.

Le restrizioni online saranno limitate alla pubblicità a pagamento, garantendo che i marchi possano continuare a fare pubblicità all’interno di spazi “media di proprietà” online; come il blog, il sito Web, l’app o la pagina dei social media di un marchio. Sul punto il governo annuncia un futuro intervento per supportare la transizione con apposite linee guida.

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